Andamento meteorologico
L’annata è stata caratterizzata da un inverno molto piovoso, tale da arricchire e garantire ottime riserve idriche dei suoli. Durante il successivo periodo primaverile si sono registrate temperature nella norma e al contempo ricche e frequenti piogge che fortunatamente si sono presentate abbastanza distanziate tra loro tali da consentire l’esecuzione degli interventi necessari in vigneto.
La fine di marzo ha fatto registrare temperature nella media così da favorire il germogliamento del Sangiovese attorno alla prima-seconda decade di aprile. Il successivo accrescimento dei germogli si è svolto in maniera abbastanza regolare mentre, a partire dal mese di maggio, si sono presentate temperature al di sotto della media del periodo con frequenti ed abbondanti precipitazioni che hanno portato ad un rallentamento di tutte le fasi di sviluppo delle piante, tanto che la fioritura e la successiva allegagione sono avvenute con circa una settimana di ritardo rispetto alla media. Tale posticipazione nelle fasi vegetative ha permesso agli operatori di tenere a bada la situazione sanitaria dei vigneti in maniera abbastanza agevole fino anche ai mesi di luglio ed agosto, che sono stati caratterizzati da temperature non torride ma con sporadici fenomeni temporaleschi anche di forte intensità. L’invaiatura si è registrata a partire degli inizi di agosto fino alla seconda decade, tornando a quelle che erano le abitudini tardive del vitigno principe. I 10-12 giorni di ritardo che aveva il Sangiovese sono stati recuperati con le ottime condizioni climatiche registrate nel mese di settembre. Le temperature sui 28-30 gradi diurne e marcate escursioni termiche durante la notte hanno consentito alle uve un’accelerazione nella maturazione da un punto di vista tecnologico.
Le uve si sono quindi presentate alla vendemmia con una discreta concentrazione zuccherina, buona acidità e buona dotazione polifenolica. La vendemmia è iniziata verso il 20 settembre e si è protratta sino alla prima settimana di ottobre. In definitiva è un’annata posticipata rispetto alle ultime vendemmie alle quali eravamo abituati, ma non troppo per quelle che sono le attitudini di un vitigno mediamente tardivo come il Sangiovese.
I vini del 2013
L’annata si è rivelata nel complesso impegnativa da un punto di vista agronomico e altrettanto da un punto di vista enologico. E’ stato, infatti, determinante valutare attentamente l’epoca di vendemmia attraverso un monitoraggio qualitativo e puntuale delle uve al fine di organizzare la raccolta in modo differenziato in base ai diversi livelli di maturazione raggiunti dai singoli vigneti aziendali.
I vini si presentano al momento molto interessanti, con grado alcolico nella media, buone acidità con pH leggermente elevati. Ottimi i colori, buoni profumi ed anche discretamente strutturati con tannini abbastanza morbidi. Molto importanti anche le pratiche di cantina specialmente per quanto riguarda i tempi di macerazione. I vini dell’annata 2013 risultano quindi eleganti e profumati con buone acidità e discreti gradi alcolici; spiccata la presenza e persistenza dei marcatori olfattivi tipici del vitigno.